Al via sabato 8 gennaio LAMPI SUL LOGGIONE: giunta alla sua 35^ edizione, la tradizionale stagione teatrale organizzata dall'Associazione LAMPI SUL TEATRO eFONDAZIONE IL MAGGIORE porterà quest’anno sul palco cinque spettacoli, tra prosa, testi contemporanei e un omaggio musicale a Mia Martini.
Lampi sul Loggione | Lampi sul Teatro | Verbania
Da sabato 11 dicembre 2021 sarà possibile prenotare l'abbonamento presso la biglietteria del Teatro dalle ore 15.30 alle ore 19.00
Il pagamento a titolo di conferma della prelazione sarà da effettuare il giorno 4 gennaio 2022 presso la biglietteria del Teatro dalle ore 15.30 alle ore 19.00 (oltre tale data si perderà il beneficio della prelazione)
Da mercoledì 5 gennaio 2022 sarà possibile acquistare biglietti e abbonamenti sia on line che presso le biglietteria del teatro negli orari di spettacolo presso la sede del Comune, piazza Garibaldi a Verbania Pallanza, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.30
Il primo appuntamento è per sabato 8 gennaio 2022 (ore 21.00) con LOCKE, trasposizione teatrale del grande successo cinematografico diretto da Steven Knight con protagonista TomHardy. Regista e interprete dello spettacolo è FILIPPO DINI, attore e regista tra i più interessanti del panorama teatrale italiano.
Un uomo esce da un cantiere, si sfila un paio di stivali da lavoro e sale su una bella auto. Qui inizia il suo viaggio. Durante il tragitto, Locke parla al telefono con altre persone.
Locke è un uomo borghese: ben vestito, con un buon lavoro, un buon reddito e una bella famiglia. Quella notte però Locke non torna a casa, ma parte per un lungo viaggio. Succede qualcosa che cambierà per sempre la sua esistenza e compirà una scelta che distruggerà la sua vita per come l’ha conosciuta e costruita fino a quel momento. Un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze.
Produzione Teatro Franco Parenti -Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia
Teatro Stabile di Torino
Segue, sabato 12 febbraio (ore 21.00) LUCIDO, uno spettacolo di Rafael Spregelburd con la regia di Jurij Ferrini.
“È proprio difficile scrivere qualche nota su questo spettacolo perché non c’è nulla che assomigli alla scrittura di Rafael Spregelburd. Potrebbe sembrare il plot di una telenovela eccessiva, storta, deformata; ed è proprio da questo materiale che Spregelburd ricava un universo comico, paradossale e in continuo movimento. La sua comicità non è mai banale, è caustica, spietata, scorretta verso gli abitanti di quella parte del globo che risponde al nome di “occidente”. Sbugiarda i falsi valori e l’ipocrisia su cui si impernia il nostro patto sociale. È un autore capace di far ridere a differenti livelli, di nascondere il senso per tutto lo spettacolo per mostrarlo solo al momento opportuno, occultandolo tra significati provvisori, che poi in scena vengono continuamente smentiti” -dalle note di regia.
Il terzo appuntamento è per venerdì 18 marzo(ore 21.00) con ALMENO TU NELL’UNIVERSO: OMAGGIO A MIA MARTINI. Domenica Rita Adriana Berté, in arte Mia Martini, è una delle voci femminili più belle ed espressive della musica italiana caratterizzata da una fortissima intensità espressiva: “Una voce con il sangue, con la carne”. Tre attrici cantanti (Matilde Facheris, VirginiaZini, Sandra Zoccolan) cercano di restituirne la grandezza e la fragilità con un raccontovariegato che spazia dalle sue splendide canzoni(dalle più conosciute ai gioielli più nascosti), fino a ricordi personali, racconti e testimonianze dei suoi tanti amici artisti, fra cui la amata e odiata sorella Loredana Berté e naturalmente Ivano Fossati, autore di molte sue canzoni, compagno fondamentale di bellissimi progetti artistici e di una travagliata e profonda storia d’amore. Un racconto in musica e parole, con il pianoforte e gli arrangiamenti di Mell Morcone, di una delle voci più intense della musica italiana.
Segue, venerdì 1 aprile (ore 21.00) FESTEN - Il gioco della verità: questo spettacolo rappresenta una grande sfida con un testo che in Europa è considerato ormai un classico e che in Italia viene messo in scena per la prima volta.
Festen, sceneggiatura del film danese diretto nel 1998 da Thomas Vinterberg (appena insignito del Premio Oscar) e sceneggiato da Mogens Rukov, racconta di una grande famiglia dell’alta borghesia danese “i Klingenfeld” che si riunisceper festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca Helge. Alla festa sono presenti anche i tre figli: Christian, Michael e Helene. Il momento di svolta sarà il discorso di auguri del figlio maggiore Christian che una volta pronunciato cambierà per sempre gli equilibri della famiglia…L’opera scava all’interno dei tabù più scomodi, affrontando la nostra relazione con la figura paterna, la verità, il rapporto con il potere e l’autorità imposta. Impossibile non pensare ad Amleto, alla tragedia greca, ma anche all’universo favolistico dei Fratelli Grimm. Chi potrebbe mai tentare di rovesciare il mondo dei nostri padri?
Di Thomas VINTERBERG, Mogens Rukov & BO Hr. Hansen
Con Danilo Nigrelli, Irene Ivaldi e (in ordine alfabetico) Roberta Calia,
Yuri D’Agostino, Elio D’Alessandro, Roberta Lanave, Barbara Mazzi,
Raffaele Musella, Angelo Tronca
Regia Marco Lorenzi
Produzione TPE – Teatro Piemonte Europa, Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatro Stabile Del Friuli Venezia Giulia, Solares Fondazione Delle Arti
In collaborazione con Il Mulino di Amleto
L’ultimo appuntamento della stagione è STAY HUNGRY, previsto per sabato 9 aprile (ore 21.00), spettacolo vincitore del premio INBOX 2020, Vincitore del Nolo Fringe Festival 2019.
Da Messina a Milano passando per l’Africa. La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per raccontare al pubblico l’avventura di Angelo, attore e regista messinese, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Senza pietismo, retorica o prese di posizione precostituite, lo spettacolo è un racconto su un’esperienza reale e sul modo in cui il teatro riesce ancora oggi a diventare un’arma inaspettata per affrontare la vita. Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa sorta di autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di vita, amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.
Di e con Angelo Campolo
Produzione compagnia DAF