«Ma sapete voi con precisione che cosa sia una fuga, lo sapete? Non lo sapevo nemmeno io prima di vederla. Credevo che fosse l’uomo che, a un certo punto, si mette a pedalare più forte degli altri e li semina per via. Erratissima nozione. La fuga è invece un grande urlo e un gesto disperato che mettono d’improvviso in confusione tutta la carovana del Giro»
Indro Montanelli
Da più di un secolo il Giro D’Italia è uno degli eventi sportivi più attesi in assoluto.
Un concentrato di adrenalina in grado riaccendere ogni anno l’attenzione di persone di tutte le età, che si riuniscono davanti alla televisione o ai margini delle strade per assistere in diretta alle volate e alle fughe più ardite, tra salite, discese e panorami mozzafiato.
Il 29 maggio Verbania, la città “giardino sul lago”, tra le dieci città finaliste che si sono contese il titolo di Capitale Della Cultura Italiana 2022, ospiterà la partenza della ventesima tappa del 104esimo GIRO D’ITALIA: non solo il meglio del ciclismo internazionale, ma anche un’occasione strategica di promozione del territorio, direttamente legata al settore del cicloturismo amatoriale e non, che da molti anni è un’importante leva turistica per tutti quei luoghi legati al Giro d’Italia.
Un turismo per lo più locale e all’aperto, in linea con l’attuale situazione in cui ci troviamo, e green, attento alla mobilità sostenibile e compatibile con la vocazione del territorio, in cui il “soggiorno a Verbania e dintorni” diventa base di partenza per raggiungere e conquistare i principali itinerari ciclo-turistici del luogo.
Ciclo-amatore, atleta evoluto, ciclo-turista e «randonneur», con itinerari che vanno dal percorso più impegnativo di taglio sportivo, su cui si sono cimentati alcuni dei più famosi campioni italiani, fino alla gita su sentieri off-road accessibili anche al ciclista alle prime armi e alla famiglia amante della natura: il Verbano è ricco di molti percorsi di diverso grado di difficoltà, da abbinare a destinazioni e soste di carattere culturale ed eno-gastronomico.
Il rapporto Legambiente presentato al “Bike Summit 2020” dipinge il ciclo-turismo come un settore in rapida ascesa che, nel 2019, ha registrato solo in Italia 55,1 milioni di pernottamenti (dei quali 34,4 milioni di ciclo-turisti stranieri) che hanno generato una spesa totale stimata per 4,6 miliardi di euro (2,9 da parte degli stranieri). Beni e servizi collegati all’alloggio e alla ristorazione hanno assorbito il 64% del budget degli stranieri (61% italiani), con una spesa media giornaliera di 75 euro. In ottica di sviluppo, il noleggio di attrezzature sportive interessa il 4% dei ciclo-turisti, con una spesa media giornaliera di 40 euro per gli stranieri, 26 per gli italiani.